Sunday, January 07, 2007

Review by Francisco Cruz on JAZZMAN (France)


Emportés par l'élan libératoire de l'improvisation, le guitariste italien (compositeur de tous les titres) et les musiciens du Gramelot Ensemble s'aventurent loin des sentiers balisés mais ne perdent jamais le sens de la structure et rejoignent aisément et avec légèreté les carrefours convergent du thème. Car, dans ces morceaux parfaitement construits, le hasard est toujours maitrisé. Caractéristique que l'on retrouve dans des nombreuses formations de l'Italie du Sud, où les musiciens de jazz se produisent souvent en compagnie de ceux qui cultivent des traditions orales anciennes, lorsqu'ils ne sont pas eux-memes transfuges d'un genre à l'autre. Tout est construit autour des mélodies et des rhytmes folkloriques méditerraneéns, traités au travers d'un jeu assez dépouillé. On remarquera l'excellent jeu à l'archet du contrebbassiste Maiore, ainsi que les judicieuses alternances de contrepoint et unisson, notamment entre la clarinette et l'accordéon, la guitare du leader et les percussions du très inspiré Roberto Dani . Evocateur .

Francisco Cruz ( JAZZMAN n.131 , Janvier 2007 )

Saturday, January 06, 2007

New Review about Storie di Fiume by Suono Magazine


Bella prova corale di una formazione solida e ricca di talento e capacità improvvisative in questo Storie di fiume del Gramelot Ensemble di Simone Guiducci. E' questo un quintetto di livello qualitativo davvero alto, composto da musicisti in costante crescita e già protagonisti in contesti diversi dell'universo musicale italiano. Simone Guiducci, chitarrista nato a Torino nel 1962, compone e guida il gruppo estraendo dalle corde della sua chitarra parti solistiche e di accompagnamento di assoluta linearità e originalità dentro uno stile sospeso tra musica popolare ed improvvisata. Gli rispondono da par loro strumentisti efficaci come Fausto Beccalossi all'accordeon ed Achille Succi ai clarinetti; non di meno si fanno notare le presenze alla ritmica del basso di Salvatore Maiore e delle percussioni di Roberto Dani. Gli strumenti dialogano in modo affascinante e creativo su tempi più riflessivi e meditati ( Uomini di fiume e Prima della pioggia ) come su costruzioni quasi danzanti e briose come La leggenda della vecia sproc; sempre e comunque lasciando un segno "d'autore", con interpretazioni che la dicono lunga su quanti tesori sommersi si nascondano sia nella nostra cultura musicale che nei musicisti ravissimi che la evocano, agendo in un mercato purtroppo per loro quanto mai asfittico. Il duettare della fisarmonica di Beccalossi e del clarinetto di Succi nel sopra citato Prima della pioggia è davvero emozionante, la conclusiva Invocazione ha qualcosa di magico e sembra davvero evocare, come del resto tutto il lavoro del Gramelot Ensemble, l' immagine secolare del grande fiume che taglia la pianura e l'accorrere dei suoi affluenti ; a creare un unico, armonioso corso d'acqua.


Sergio Spada ( Suono , n.399 , dicembre 2006)